Di cosa di tratta:
Riguarda l'uso della tecnologia PNT per la certificazione dell'origine dei prodotti (tramite la registrazione di un singolo evento) di vari settori merceologici (es. agroalimentare, ricambi auto, settore tessile, farmaci generici, ecc.) Registrando più eventi, è possibile certificare l'intera filiera secondo le esigenze del settore e dei consumatori. Grazie alla piattaforma VERISKY, siamo in grado di offrire un servizio di certificazione di origine del prodotto o dell'intera filiera, assistendo i clienti nell'integrazione di questi servizi nella loro catena produttiva.
A questi servizi aggiungeremo una serie di strumenti aggiuntivi per il marketing digitale: QR Code, collegamenti al blog aziendale, integrazione con software gestionali, canali social media con la possibilità di creare strategie di fidelizzazione dei clienti (premi, sconti, ecc.). Offriamo anche la possibilità di identificare i mercati di destinazione effettivi attraverso il meccanismo della tracciabilità.
Principali stakeholder:
Produttori (es. aziende agroalimentari, aziende farmaceutiche, aziende manifatturiere) con i loro clienti, fornitori della filiera e organismi di controllo (Sanità Pubblica, Camere di Commercio, Autorità di Polizia, ecc.)
I settori interessati
- Agroalimentare
- Prodotti farmaceutici (generici) e omeopatici
- Tessile e abbigliamento
- Veicoli e pezzi di ricambio
- Apparecchiature meccaniche ed elettroniche
Driver di mercato:
La necessità di identificare e valorizzare l'origine e l'autenticità dei prodotti da parte dei produttori, e di garantire ai consumatori la qualità promessa.
Tendenze:
Nel 2016, le merci contraffatte e piratate ammontavano a ben il 3,3% del commercio mondiale, e fino al 6,8% delle importazioni UE da paesi terzi (stima che in quell'anno il volume del commercio internazionale di prodotti contraffatti e piratati potrebbe ammontare a ben 509 miliardi di dollari).
Questo importo non include i prodotti contraffatti e piratati prodotti e consumati a livello nazionale, né i prodotti digitali piratati distribuiti via Internet.
Tra il 2013 e il 2016, la quota del commercio di beni contraffatti e piratati nel commercio globale è cresciuta significativamente.
I risultati mostrano che nel 2016 le importazioni di prodotti contraffatti e piratati nell'UE ammontavano a ben 121 miliardi di euro (134 miliardi di dollari), che rappresentano fino al 6,8% delle importazioni dell'UE, contro il 5% delle importazioni dell'UE nel 2013.
L'entità della contraffazione in Italia varia notevolmente a seconda delle categorie di prodotto. In termini assoluti, i dispositivi ICT sono stati i più contraffatti, con un valore stimato di 3,3 miliardi di euro di prodotti falsi importati in Italia nel 2016. In termini relativi, pelletteria e borse, giocattoli e giochi e abbigliamento sono state le categorie più prese di mira dai contraffattori, rappresentando rispettivamente il 16%, il 14,9% e il 13,8% delle importazioni italiane per queste categorie.